I momenti più esilaranti della saga

Mi misi al lavoro borbottando tra me,mentre Dougal ordinava a un'altra delle ombre di far la guardia ai cavalli accanto alla strada.Gli altri uomini si rilassarono,bevendo dalle fiaschette e chiacchierando a bassa voce.Murtagh dalla faccia di furetto restò ad aiutarmi,strappando strisce di stoffa,portandomi altra acqua e sollevando il paziente in modo che potessi applicargli la fasciatura,dato che a Jamie era stato rigorosamente proibito di muoversi,malgrado le sue proteste che stava benissimo.
"Non stai affatto bene,e non mi stupisce",sbottai,dando sfogo alla paura e all'irritazione."Solo uno stupido può farsi accoltellare e poi non fermarsi nemmeno a dare un occhiata alla ferita.Non ti sei accorto di quanto sangue perdevi?Puoi dirti fortunato se non sei morto,dopo una notte passata ad azzuffarti in quella maniera e a a buttarti giù da cavallo...sta' fermo maledetto idiota"Le strisce di rayon mi sgusciavano tra le dita,al buio,come pesci che guizzavano via mostrando appena un baluginio di ventri bianchi.Malgrado il freddo,avevo il collo madido di sudore.Dopo essere riuscita finalmente ad annodare un capo,cercai di afferrare l'altro,che però continuava a scivolare dietro la schiena del paziente."Vieni qui,dannato..oh,vaffanculo,bastardo!"Jamie si era mosso e il capo già assicurato della benda si era slegato.
Calò un silenzio scandalizzato "Cristo",commentò l'uomo grasso di nome Rupert."In vita mia non ho mai sentito un simile linguaggio in bocca ad una donna."
"Allora si vede che non hai conosciuto mia zia Grisel",esclamò un altra voce,ridendo.
"Tuo marito dovrebbe darti una bella lezione,femmina",gli fece eco una voce austera da sotto un albero."Dice San Paolo 'Che una donna rimanga in silenzio e...' "
"E' meglio che ti fai i cazzi tuoi",ringhiai,con il sudore che mi colava sul viso."E anche San Paolo."Mi asciugai la fronte con la manica."Giralo sul fianco sinistro.Quanto a te",dissi rivolta al mio paziente,"Se solo ti azzardi a muovere un muscolo,mentre ti lego la fasciatura,guarda che ti strozzo."
"Och,aye",rispose docile.
Strinsi troppo forte l'ultima benda e l'intera fasciatura si disfece."E andatevene affanculo,maledette!"urlai rabbiosa,sbattendo la mano a terra per la frustrazione.Scese di nuovo un silenzio sconcertato,poi,mentre brancolavo nel buio alla ricerca delle bende,spuntarono ulteriori commenti sul mio linguaggio poco femminile.
"Forse dovremmo mandarla al Sainte Anne,Dougal",propose una delle figure dal volto indistinto,accovacciata vicini alla strada."Non ho mai sentito Jamie imprecare una solo volta,da quando abbiamo lasciato la costa, e dire che prima usava un linguaggio che avrebbe fatto arrossire un marinaio.Si vede che quei quattro mesi al monastero gli hanno fatto effetto.E' vero che non nomini il nome di Dio invano,ragazzo?"
Non lo faresti neanche tu ,se ti fossero toccate certe penitenze:figurati che dovevo starmene sdraiato sul pavimento della cappella per tre ore,di notte,con addosso solo la camicia,e sì che era febbraio",rispose il mio paziente.
Gli uomini scoppiarono a ridere,mentre lui continuava."In realtà la penitenza era solo di due ore,ma poi ne impiegavo un'altra ad alzarmi da terra:credevo di essermi congelato le...ehm ,le penne,mentre in realtà ero solo un po' intorpidito."
A quanto pareva si sentiva meglio.Sorrisi mio malgrado,ma usai ugualmente un tono burbero."Stattene giù tranquillo",gli ordinai,"oppure ti picchio."Lui si toccò la fasciatura,con circospezione,e io gli scostai brutalmente la mano.
"Oh, e che cos'è,una minaccia?"domandò impudente."E pensare che ho anche diviso il mio whisky con te!".....